Opez

Lampadine fulminate, giradischi stonati, lunghe ombre scure e un eterno tramonto. Un suono di legno e di corde quello degli Opez, malinconico, afoso, assetato; viaggiano nel vuoto da riempire, fatto di vento caldo, polvere e silenzio. Il gruppo, capitanato dal polistrumentista Massi Amadori, evoca nella propria musica lo spirito di una terra lontana, fatta di spazi sonori sconfinati e piccole stanze vuote, dimenticate. Il concerto degli Opez non è solo un’esperienza acustica ma coinvolge tutti i sensi in un viaggio ipnotico, fisico e mentale, e costringe l’ascoltatore a farsi “attraversare” il corpo dalla musica.

“Dead Dance” è il titolo del loro primo disco, uscito a giugno 2015 per l’etichetta discografica tedesca Agogo Records, prodotto in collaborazione con Andrea Benini, leader dei Mop Mop. Il suono di “Dead Dance” colpisce la critica e fa parlare di sé nelle recensioni di